Museo della filanda - Civita
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L'eco-museo della filanda di Civita, sorto nel 2010 per volere dell'Amministrazione comunale e dell'Associazione Iris
Cooperativa Onlus, con l'intento di ripercorrere non solo le antiche tradizioni locali ma soprattutto di rivalutare una
operosità e una attività produttiva intensa e quanto mai importante del passato civitese, quella della lana, è strutturato
in tre ambienti ciascuno con una sua funzionalità.
L'ex depuratore cittadino, infatti, sapientemente restaurato, è stato adibito ad area di accoglienza e biglietteria;
la Filanda vera e propria è stata recuperata quasi integralmente nel suo impianto produttivo mentre nel Molino si
susseguono una serie di pannelli informativi che spiegano la funzionalità dei macchinari e l'antico processo produttivo.
Trattasi di un Museo di archeologia industriale sorto al termine di un approfondito studio sulla famiglia detentrice
della filanda, i Filardi di San Lorenzo Bellizzi giunti a Civita e divenuti operosi già dal 1906 in questo settore;
sulle reti viarie e commerciali del primo Novecento in Calabria; sui luoghi di maggiore produzione della lana (alla
fine dell'800 si contavano opifici a Cosenza, Mormanno e sette nel territorio di Morano); sull'impianto produttivo vero
e proprio della Filanda e sul complesso ciclo di lavorazione della lana.
La prima citazione della Filanda Filardi di Civita, stando ai documenti rinvenuti, risale al 1820 allorquando fu edificata
in località "Sotto la Fontana" e registrata nel Catasto Murattiano su una pendenza naturale parallela al corso del
Raganello.
E' per questo che il museo della Filanda costituisce un unicum del panorama meridionale anche in relazione all'Eco-museo
Valle del Raganello che è nato con l'obiettivo di rivalutare l'intera area che sorge intorno al fiume con i suoi borghi,
le sue attività e tradizioni.
Il museo della Filanda di Civita è una struttura dinamica e moderna e offre tutti i servizi di didattica culturale e
ambientale nonché visite sul territorio, itinerari per le scuole e i gruppi di visitatori e laboratori intensivi.
Testi tratti da provincia.cs.it/retemuseale
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