Itinerari storici nel PARCO NAZIONALE DEL POLLINO
Il B&B Il Belvedere propone itinerari storico-turistici sulle orme dei popoli che hanno vissuto in queste terre
lasciando indelebili testimoniazione.
Nel viaggio tra passato e presente, tra ambiente, culture e tradizioni del nostro meridione, Civita è un punto
focale dell'itinerario.
Cenni storici sugli insediamenti umani nell'area del Parco del Pollino.
Un tuffo nel passato nei centri storici, nei paesi e nelle chiese più caratteristici del PARCO NAZIONALE DEL POLLINO.
Il comune di Altomonte
Altomonte è una delle cittadine più suggestive della provincia di Cosenza, meta di turisti e di cittadini calabresi,
dove l'ospitalità e la cordialità fanno da prezioso corollario alle bellezze storico-artistiche e naturalistiche
che possiede.
Definita "città dei matrimoni" per la splendida cornice che offre e che induce le coppie a sposarsi nei suoi palazzi
gentilizi, nel castello e tra le strade del delizioso borgo, Altomonte gode di una serie di riconoscimenti ed è teatro
di importanti manifestazioni cadenzate lungo il corso dell'anno e organizzate dall'Amministrazione Comunale:
l'Eurofestival Mediterraneo, la Festa del Pane, i Mercatini di Natale, i Catui aperti, il Di Vino jazz e così via.
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Il comune di Cassano allo Ionio
Il territorio di Cassano Ionio ha origini assai remote, come dimostrano i rinvenimenti archeologici delle grotte
sant'Angelo e le tracce di un'antica fondazione legata al colonialismo magno greco di Sibari.
Notizie sicure risalgono alla dominazione longobarda e all'epoca medievale quando Cassano era una delle cittadine più
forti del meridione.
Fu sede di Gastaldo e, come tale, comparve nel Trattato di riconciliazione dell'849 tra il principe di Benevento Radelki
e Sikenolfi, principe dei Longobardi di Salerno.
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Il comune di Castrovillari
Castrovillari vanta una storia molto antica, come la maggior parte dei centri della provincia di Cosenza, e reperti
archeologici afferenti all'età del Paleolitico e del Neolitico testimoniano la presenza dell'uomo in tempi assai remoti.
In epoca classica (V secolo a.C.) e in età romana essa raggiunse una certa stabilità economica oltre che culturale e
sociale e, in epoca normanna (1064 circa), la città -il cui toponimo sembra derivare da una serie di variazioni
onomastiche quali Castri Villa, Castrum Bilaros, Castrum Vallis, Castro Villari (XV seclo) ecc.- venne infeudata per la
prima volta e, su concessione di Roberto il Guiscardo, ricadde sotto il dominio di Guglielmo di Grantmesnil.
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Il comune di Cerchiara di Calabria
Il toponimo di Cerchiara deriva probabilmente dalla quercia che cresce spontaneamente sul suo territorio (Querciara,
Cerchiara) sebbene altre ipotesi riconducano l'etimologia del nome al vocabolo semita kirkis (bollente), facendo
riferimento ad una sorgente sulfurea, oppure a kirkos/circus, cerchia di monti o fortificazioni che cingevano il paese.
Al di là delle origini etimologiche, quelle storiche destano molta attenzione poiché si è quasi certi che il sito
abbia iniziato a pulsare nell'evo antico, come testimoniano consistenti presenze archeologiche (molte delle quali oggi
nei musei archeologici di Cosenza e Sibari).
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Comune di Civita
Fondata intorno al 1471 da profughi albanesi i quali popolarono il preesistente Castrum Sancti Salvatoris distrutto nel
1456 in seguito ad un devastante terremoto, la cittadina si erge su un terrazzo naturale in una delle più suggestive e
accattivanti vallate del Pollino ed è circondata da un paesaggio superbo di verdi montagne, rocce, dalle Gole
del Raganello e da improvvise quanto magnifiche aperture sul mar Ionio.
Civita si presenta come un vivace borgo dal centro storico esteso e immerso in un contesto naturalistico di grande
pregio e bellezza.
Civita ha ottenuto la BANDIERA ARANCIONE
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Il comune di Frascineto
Notizie storiche accertate sulla città di Frascineto si rintracciano a partire dal Quattrocento allorché il borgo
accolse i profughi provenienti dall'Albania allora invasa dai Turchi; prima di questa data è verosimile che si
trattasse di un piccolo insediamento sviluppatosi attorno alla chiesa rurale della Madonna della Pietà.
Il toponimo dipende forse dal nome di una tra le famiglie che prima vi si insediò: i Frassineto, nome che si modificò
nel tempo in Fraxineto, Frassineto e l'attuale toponimo.
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Il comune di Morano Calabro
Morano Calabro è un piccolo centro della provincia di Cosenza che si sviluppa nell'alta valle del fiume Coscile e ai piedi
del Pollino, a poca distanza dal passo di Campotenese (uscita autostradale).
Le origini di Morano sono antichissime e si trova testimonianza della sua esistenza, con il nome di Muranum, in una
pietra miliare del II secolo a.C. rinvenuta a Polla (Salerno) e risalente all'epoca in cui la città era una stazione
dell'antica via consolare Regio-Capuam.
Il paese, con il nome di Summuranum, è presente anche nell' "Itinerario di Antonino" (II secolo d.C.) e nella Tabula
Peutigeriana (III d.C.) e sul suo nome sono state formulate diverse ipotesi mai del tutto avvalorate dalla
documentazione coeva.
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Il comune di Orsomarso
Il comune di Orsomarso rientra per circa il 90 per cento del suo territorio nel PARCO NAZIONALE DEL POLLINO ed è
attraversato dal fiume Argentino, dal Lao e dal torrente Porta la Terra e si trova ai piedi del Timpone Garramillo sul
quale sembra volersi inerpicare.
La storia di Orsomarso affonda le radici in epoca medievale quando i suoi monti divennero sede prediletta dei
monaci basiliani provenienti dall'Oriente i quali vi edificarono una serie di eremi e piccoli monasteri.
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Il comune di Papasidero
Le testimonianze di vita a Papasidero risalgono, come è emerso dalle ricerche archeologiche nella Grotta del Romito, a
circa 24.000 anni fa tuttavia il borgo trae origine da una rocca longobarda divenuta castello in epoca normanno-sveva
(XI-XIII secolo).
Il toponimo deriva verosimilmente dal greco papàs Isidoros (prete Isidoro), capo di una
comunità basiliana al tempo in cui il territorio fu meta prediletta dei monaci orientali.
Infatti Papasidero rimase
centro di lingua greca fino al processo di latinizzazione avviato dai Normanni dopo il loro avvento nel Meridione.
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Il comune di San Basile
Come la maggior parte dei territori di ambito calabro-lucano e a ridosso del Pollino, anche il sito di San Basile
fu interessato dalla presenza di numerosi insediamenti monastici italo-bizantini; pertanto, nel vasto territorio
castrovillarese era presente uno di questi monasteri chiamato San Basilio craterete o de craterete o de crathereto,
o più semplicemente San basilio di Castrovillari.
Esso divenne in breve, grazie alle pertinenze, ai privilegi e ai lasciti acquisiti, il fulcro del territorio
circostante tanto che il borgo ne desunse il toponimo.
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