Museo Civico Archeologico - Castrovillari

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Il museo civico archeologico di Castrovillari è nato nel 1957 e, dopo alterne e contrastanti vicende, ha trovato nel Protoconvento francescano la sua più congeniale sistemazione grazie anche al Gruppo Archeologico del Pollino, che oggi ne detiene la gestione.
Esso, infatti, ha insistito per una sua capillare diffusione e, soprattutto, per la catalogazione ed esposizione delle opere.

La collezione permanente del museo archeologico ha avuto inizio con la donazione del marchese Gaetano Gallo cui furono aggiunti i molteplici reperti rinvenuti nel territorio di Castrovillari e della Sibaritide.
Il museo archeologico presenta una divisione topologica (Castrovillari e territorio limitrofo) e cronologica (dal sito preistorico di Celimarro all'età alto-medievale con necropoli longobarda).
La presenza di reperti provenienti da San Nicola Arcella, Papasidero e altre aree sono testimoni del modus vivendi e delle tecniche lavorative dell'uomo fin dalle origini (ad esempio la lavorazione della pietra o dell'argilla sono presentate, attraverso i reperti, nei rispettivi cambiamenti cronologici).

La seconda vetrina comprende reperti di Castrovillari dal Neolitico al Bronzo (VI-II a.C) ed alcune vetrine successive preziosi reperti provenienti dalla località Belloluco e afferenti all'età del Ferro con oggetti in bronzo derivanti da corredi funerari ed urne in cui incenerire i corpi.
Inoltre vasellame della civiltà Enotria con decorazione geometrica dipinta a vernice bruna (VIII a.C) e reperti in argilla molto scura per le modalità di impasto e cottura.

Emblematica dell'insediamento di Santa Maria del Castello è la sequenza di reperti ad essa relativi: materiali dall'età del bronzo all'alto medioevo che denotano la produzione locale e l'esistenza costante dell'uomo in queste zone, statuette votive di epoca classica, un capitello medievale e decorazioni di ceramiche.
Della località Casale (La Civita) lo splendido skyphos a figure rosse (IV a.C) e reperti che denotano l'inizio della lunga influenza dell'arte greca in Calabria.

Le vetrine seguenti testimoniano dell'insediamento di Ferrocinto -necropoli con tombe femminili-, l'insediamento di Camerelle -Villa romana con numerosi frammenti di ceramiche, puntali-, ecc.

Inoltre sala relativa al territorio limitrofo comprende reperti, diversificati sempre cronologicamente e accompagnati da pannelli informativi lungo il percorso didattico, provenienti dalle seguenti aree:

  • Torre del Mordillo;
  • Cassano allo Ionio (grotte di sant'Angelo e reperti neolitici);
  • Cerchiara;
  • Papasidero;
  • Francavilla.
Concludono il percorso musivo due vetrine con esempi di monetazione locale e non (alcune della Sibaritide e altre di epoca repubblicana e augustea) e una vetrina con la collezione Gallo che diede origine al museo e che comprende una eccezionale varietà di oggetti ed epoche: spille romane, frammenti di laterizio, armi ecc.

Testi e foto tratti da provincia.cs.it/retemuseale
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